EROS E PATHOS by Aldo Carotenuto

EROS E PATHOS by Aldo Carotenuto

autore:Aldo Carotenuto
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2010-01-01T05:00:00+00:00


9.

TRADIMENTO E ABBANDONO

Si sono versati fiumi d’inchiostro sulla gelosia, tre quarti della storia del teatro, della narrativa e del cinema hanno costruito vicende drammatiche o grottesche, tragiche o comiche, su questa ‘passione’. Ma per chi si occupa di psicologia del profondo quello che è interessante non è “dove può portare il sentimento del possesso”, ma “da dove parte”. In quest’ottica, non sono le azioni che ci interessano, ma le dinamiche intrapsichiche che le sottendono. Il discorso psicologico ci riporta sempre alla nostra interiorità e quindi, anche nell’ambito della dimensione amorosa, tende a far emergere e a descrivere la realtà endopsichica che sta dietro a una fenomenologia specifica. Nell’ambito della gelosia ci troviamo in una situazione estremamente movimentata, poiché essa non è soltanto un tormento che travolge e appiattisce la nostra esistenza, ma ha anche un effetto dinamico, propulsivo e conoscitivo. Il modello del triangolo sembra fondamentale nell’esperienza sentimentale a tal punto che, nei rari casi in cui non esiste questo terzo elemento che si intromette nel rapporto a due, noi siamo costretti a immaginarlo. Il “terzo” è talmente necessario alla nostra immaginazione che, quando non esiste nella realtà, lo si inventa a livello fantastico (Hillman, 1966, p. 108). Questo bisogno del terzo affonda le sue radici nella grande triangolazione che ognuno di noi ha vissuto dal momento della nascita: il padre e la madre si ripropongono poi nella nostra vita quando, da adulti, riviviamo ciò di cui siamo stati in passato testimoni. In certe circostanze può anche accadere che questo rapporto a tre non solo venga vissuto di nascosto, che è la cosa più comune; non solo venga immaginato, cosa ancora più comune, ma venga esperito addirittura nella realtà, lì dove la dinamica inconscia ci spinge a rivivere la cosiddetta dimensione edipica, nel senso che l’amore viene compiuto da tre persone. Sono cose che possono succedere e che dunque non vanno lette in termini moralistici (non solo possono accadere ma si verificano molto più frequentemente di quanto si creda). Questo tipo di esperienza, che in genere viene presentata allo psicologo con grande angoscia e che tante volte ho dovuto affrontare con i miei pazienti, può essere letta e compresa alla luce del bisogno di rivivere la situazione edipica.

La possessività ci fa confrontare con il nostro lato oscuro, ed è per questo che vale la pena di essere vissuta: nessun uomo può definirsi tale se non ha affrontato tale esperienza, che più delle altre lo mette di fronte alla sua mediocrità, alla sua nullità. In quel momento vengono evocati i “demoni” della nostra incapacità a sopportare una possibile perdita. La gelosia ripropone la mancanza dell’oggetto primario, ossia del primo amore della nostra vita, nel quale avevamo riposto una fiducia assoluta. Infatti, noi non possiamo non credere a chi ci ha dato la vita, e veniamo anche allevati in questa illusione: nel cieco abbandono alle persone che ci hanno messo al mondo. In realtà, la gelosia più estrema è proprio il fronteggiare questa grande perdita, che non abbiamo mai risolto nella nostra vita.



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